Naltrexone e' il nome commerciale dell' agente bloccante maggiormente utilizzato nel trattamento della dipendenza da oppiacei ed alcool. Nonostante diversi studi evidenzino la sua utilita' anche nel trattamento di molti disturbi compulsivi, come la ludopatia (malattia del gioco) o la cybermania (dipendenza da internet), al momento rimane approvata solo per la cura di alcolismo e dipendenza da oppiacei.
Il Naltrexone occupa i recettori del cervello in modo che gli oppiacei/oppioidi non possano aderirvi e quindi stimolarli. In questo modo il Naltrexone riduce drasticamente l’ efficacia dell' eroina o degli altri oppiacei, facilitando il trattamento della dipendenza.
La Clinica Naltrexzone utilizza Naltrexone in forma depoposante (impianti a rilascio prolungato nel tempo), che ha un' efficacia maggiore rispetto alle inaffidabili pastiglie. Gli impianti vengono deposti sottopelle tramite una piccola incisione ( 7-8 mm.). Questo tipo di impianto rilascia giornalmente la stessa quantita' di farmaco per la sua intera emivita (durata). Noi utilizziamo impianti della durata di tre, sei o dodici mesi. L' Universita' dell' Australia Occidentale ed il Dr. O' Neill stanno attualmente mettendo a punto l' impianto per VENTIQUATTRO mesi.
Il Naltrexone veniva in passato considerato nocivo per il fegato; in ogni caso la quantita' di farmaco rilasciata dall' impianto e' cosi' piccola rispetto a quella contenuta nelle pastiglie da poter essere considerata completamente sicura.
Considerando la dipendenza da alcool o tabacco come la stimolazione dei recettori oppiacei endogeni, agendo su questi recettori e occupandoli con il Naltrexone ne si facilita la cura.
Lo scopo della terapia sostitutiva e' quello di sostituire gli oppiacei, come l' eroina, con la Buprenorfina. In passato a questo scopo veniva usato principalmente il Metadone.
Questa terapia e' usata nel trattamento della dipendenza da oppioidi (gli oppioidi sono sostanze sintetiche o semisintetiche che replicano gli effetti degli oppiacei, come Metadone, farmaci analgesici narcotici, eroina ecc. ).
La durata di questa terapia varia da pochi mesi a pochi anni; questo dipende da diversi fattori, come il tipo di sostanza di cui il paziente ha abusato, il supporto familiare o la mancanza di esso, il livello di maturita' del paziente, la capacita'-possibilita' di trovare lavoro, l' indipendenza finanziaria, ecc.).
La Buprenorfina NON DA lo stesso senso di euforia che e' alla base della dipendenza da eroina ed altri oppiacei. Molti dei pazienti che hanno sperimentato gli effetti della Buprenorfina concordano sul fatto che questo farmaco annulla i sintomi astinenziali, aiuta a controllare il craving ( desiderio di sostanze, la cosiddetta " scimmia ") e, cosa piu' importante, i pazienti sentono di essere nuovamente inseriti in una normale routine di vita.
La terapia e' suddivisa in tre fasi:
Durante la fase di induzione ( da tre a quattro giorni ), determiniamo quale sia la quantita' di farmaci necessari ad eliminare i sintomi della crisi di astinenza. Durante la fase di stabilizzazione ( da due a tre settimane )noi moduliamo la quantita' di farmaci somministrati al paziente in base alla presenza o all' assenza di craving, di voglia di eroina. Duurante l' ultima fase, quella di sostituzione ( trattamento continuato ) noi determiniamo quale sia la corretta quantita' di farmaci necessaria alla riabilitazione psicosociale valutando singolarmante ogni caso.
La terapia sostitutiva a base di Subuxone e' completamente sicura. Una delle principali controindicazioni al suo utilizzo e' la gravidanza. Tutte queste caratteristiche farmacologiche devono comunque essere poste all' attenzione del paziente e della sua famiglia prima di incominciare il trattamento.
Questa terapia e' utilizzata il piu' delle volte nel trattamento dell' alcolismo. Dopo attenta valutazione uno dei nostri Psichiatri puo' somministrare al paziente Disulfiran ( Antabuse ), sempre con le dovute precauzioni. Questo medicinale inibisce la metabolizzazione dell' alcool bloccando l' enzima responsabile dell' accumulo di acido acetico. Se a questo punto i pazienti consumassero alcool avvertirebbero una fortissima sensazione di malessere ( mal di testa pulsante, forte arrossamento cutaneo, tachicardia, nausea, vomito, confusione ).
Il Disulfiram inoltre inibisce la metabolizzazione della Dopamina provocando sensazioni spiacevoli nei consumatori di cocaina. Questi effetti risultano essere particolarmente forti quando all' utilizzo di cocaina si somma l' utilizzo di alcool.
I dettagli riguardo alla terapia di avversione vengono sottoposti all' attenzione del paziente prima dell' inizio del trattamento. Una volta facilmente inserito questo farmaco, il paziente dispone di un deterrente chimico che lo aiuta a non consumare alcool. Cosi' facendo si fornisce al paziente maggiore forza di volonta' per continuare ad astenersi dal consumare sostanze additive.
Impiegando un giusto lasso di tempo e con l' aiuto della psicoterapia l' astinenza finisce per diventare una abitudine quotidiana, che favorisce un positivo decorso della cura.
The Serbian Government has put into action this strategy defined in 2009, with full support from the EU and with financial help totaling 1.5 million Euros, projecting an average reduction of psychoactive drug abuse in young people by 10 percent by the yea
Naltrexzone clinic has donated to state hospital for substance abuse "Teodor Drieser" in Belgrade, ten modern electronionic hospital beds in november 2013.
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